Con quei soldi in tasca, Lei Jun fonda la startup Xiaomi, un nome che proviene da un cereale molto diffuso in Cina. Oggi siamo davanti a una storia di successo tecnologico e di fatturato che ha consentito a Xiaomi di prendersi l’appellativo di “Apple cinese”. Da qualche mese ha aperto negozi fisici in giro per l’Europa , e il suo modello di riferimento, oggi, è Mi 8 Pro, acquistabile a meno di 500 euro. La divisione del brand Redmi da Xiaomi ricorda molto quello che è successo in casa Huawei qualche anno fa con la creazione di un sub-brand Honor. Questa scelta si è dimostrata vincente nel corso del tempo e quindi è probabile che Xiaomi abbia deciso di imitare la concorrenza. L’azienda ha ammesso durante la presentazione che il brand Redmi si concentrerà soprattutto su smartphone adatti ad un pubblico giovane, con un ottimo rapporto qualità/prezzo e facilmente accessibili online.
- Primo vero successo di Xiaomi è stato ilMi 2, con ben 10 milioni di unità spedite in meno di 1 anno.
- Grazie a una modalità che si può recuperare tramite il menu Impostazioni-Funzionalità speciali.
- La compagnia sviluppa anche la MIUI, una ROM custom con supporto a decine di terminali, basata su varie versioni di Android .
- Tra gli smartphone usciti durante l’anno da segnalare il Mi Note 3 e il Mi Mix 2, versione aggiornata dello smartphone borderless lanciato l’anno precedente.
- Xiaomi sembra voglia cambiare la zona di produzione dei propri dispositivi.
- È evidente che tutte e cinque si basino sulle versioni di MIUI presentate nel corso del tempo.
Avete sicuramente intuito che per scegliere il miglior Xiaomi non bisogna considerare soltanto il prezzo o le recensioni degli acquirenti. Vanno valutati, infatti, numerosi aspetti come la RAM, il processore, la memoria di archiviazione, la grandezza del display, e tutta una serie di fattori cruciali per prendere una decisione. Tra gli ultimi modelli, per esempio, va visto anche il fatto che questi non sono espandibili con micro SD. Xiaomi non vuole scontentare proprio nessuno, tanto è vero che i cali di prezzo si registrano sia sui top di gamma che sui prodotti di fascia inferiore.
Sono quindi numerosissimi gli store cinesi che vendono i prodotti Xiaomi, e ci sono altrettanti rivenditori di terze parti in Italia che http://blog.shopperstyle.es/2021/12/21/come-comprare-e-investire-in-azioni-xiaomi-inc/ li importano da tempo sul nostro mercato. Sul finire del 2017 Xiaomi ha iniziato a vendere ufficialmente i suoi prodotti in Italia, ma solo alcuni. Il 24 maggio 2018 l’azienda arriva ufficialmente in Italia con diversi prodotti, tra smartphone e altro. Il 26 maggio 2018 apre il primo Mi Store italiano presso il centro commerciale Il Centro di Arese.
Inoltre da giugno, l’azienda è stata ulteriormente aiutata nella sua crescita dalla ripresa nelle vendite in Cina, Europa e India (il secondo mercato di smartphone più grande al mondo) e dal declino di Samsung per via della carenza di forniture. A causa della recrudescenza del COVID-19 in Vietnam, dove Samsung ha alcuni dei suoi più importanti stabilimenti di produzione di telefoni, la produzione è stata interrotta a giugno, il che ha portato i negozi ad avere carenze di dispositivi del marchio. Carenze subito coperte da Xiaomi, con il suo forte portfolio di offerte e un’ampia copertura di mercato. Le UE sono sviluppate indipendentemente dalla casa madre, curate dalle community di fans Xiaomi. Sono ripulite da tutte le applicazioni cinesi e dotate di servizi Google e Play store.
Il 23 novembre 2015 Xiaomi presenta il nuovo Mi Pad 2, successore di Mi Pad con processore Intel Cherry Trail e il Redmi Note 3, successore di Redmi Note 2, avente il medesimo processore ma con l’eventuale disponibilità della versione da 3Gb di RAM. È inoltre il primo dispositivo Xiaomi ad avere un sensore di impronte digitali. Il 22 settembre 2015 è stato presentata ufficialmente una versione potenziata del Mi 4i,il Mi 4c.Esso monta un processore Soc Snapdragon 808 con GPU Adreno 418. Possiede uno schermo 5″ Full HD, fotocamera Sony IMX214 da 13mpx con apertura f/2.0 e flash dual tone, una batteria da 3080mAh e 2/3 GB di RAM e 16/32 di ROM.
In tal senso, Xiaomi riesce astipulare eccellenti accordi con i fornitori, ottenendo così sconti sui componenti che le permettono di ottenere dei margini di guadagno piuttosto ampi. In pochi anni Xiaomi è riuscita ad aumentare considerevolmente il suo fatturato,attrarre grandi investimenti, migliorare la sua ricerca e sviluppo sui prodotti e soprattutto crescere in tutto il mondo, tanto https://xiaomilatestnews.com/notizie/xiaomi-diventa-partner-del-produttore-di-processori-leadcore/ da fare concorrenza a colossi come Apple e Samsung. In Italia è arrivata ufficialmente vero la fine del 2017, ma attorno al marchio si era già creata una grande fanbase di utenti italiani, che acquistavano gli smartphone Xiaomi di importazione. I telefoni Xiaomi finora costavano poco pur offrendo design e materiali piacevoli e un hardware molto potente per il prezzo richiesto.